Parete dei Sospiri – Via Il Bacio della Morte

Zona montuosa: Piccole Dolomiti Vicentine – Gruppo del Carega Sottogruppo del Cherle
Località di partenza: Loc. Foppiano – Vallarsa (TN)
Quota di partenza: 725 m circa
Quota di arrivo: 725 m circa
Dislivello totale: -150 m per l’attacco; +80 m la via
Sviluppo via: 100 m
Ore di salita: 20′ l’avvicinamento; 7 h la via
Ore di discesa: 10′ fino al parcheggio
Esposizione: Est
Apritori: Matthias Stefani, Matteo Bertolotti
Data: ultimata il 5 agosto 2018

Materiale necessario oltre al tradizionale:
Normale dotazione alpinistica. Utilizzare mezze corde da 60 Mt per un’eventuale calata da S3. Per ogni componente della cordata prevedere 2 staffe e fifì.
Fondamentale portare:
· 20 rinvii;
· 1 cordino in kevlar aperto;
· 7 cliff (principalmente per Bat Hole: Reglette Petzl, Taloon BD, Cmv Stubai, ecc…);
· 1 Friend misura 2 (Camalot BD);
· 1 Friend misura 1 (Camalot BD);
· 1 Friend misura 0.75 (Camalot BD);
· 1 Friend misura 0.5 (Camalot BD);
· 2 Friend misura 0.4 (Camalot BD);
· 2 Friend misura 0.3 (Camalot BD);
· 1 Friend misura 2 (Microfriend BD);
Potrebbero tornare utili: alcuni nut medi, friend/cliff ausiliari, qualche chiodo universale.

Descrizione generale:
La “Parete dei Sospiri” è una fascia rocciosa, caratterizzata da un pronunciato tetto triangolare, situata sotto all’abitato di Foppiano nel comune di Vallarsa (TN). La via “Il bacio della Morte” è stata aperta da Matthias Stefani e Matteo Bertolotti il 27 luglio e l’1 e 5 agosto 2018 con largo uso di cliff e protezioni veloci; la progressione è principalmente in arrampicata artificiale moderna.
Il breve sviluppo della via non deve trarre in inganno: la difficoltà nel posizionamento di alcune protezioni fa si che occorrano diverse ore per la sua ripetizione. Tutte le soste sono attrezzate con 2 o più fix da 10mm; lungo i tiri si trovano fix da 8 e 10mm. Prestare molta attenzione al secondo tiro dove si è obbligati ad una lunga sequenza su cliff; un’eventuale caduta potrebbe avere conseguenze importanti.
Il nome della via deriva da un avvenimento accaduto ai primi salitori durante l’apertura.

Attacco, descrizione della via:
Da Rovereto (TN) imboccare la strada provinciale 89 che sale lungo la sinistra orografica della Vallarsa seguendo le indicazioni per Matassone. Dopo aver superato l’abitato di Albaredo e poco prima di raggiungere la piccola frazione di Foppiano, sulla destra si trova uno spiazzo; subito dopo, sulla sinistra, si stacca una stradina asfaltata (poco visibile) contornata da un guardrail arrugginito che perde repentinamente quota e che conduce, dopo un centinaio di metri, a un impianto di depurazione completamente recintato. Sulla destra, nel prato, è possibile lasciare l’auto.
Imboccare la strada a sinistra che scende (qui l’asfalto lascia il posto al cemento) e che dopo aver superato alcune coltivazioni (e un pollaio) diviene sterrata. Continuare ignorando le varie diramazioni e raggiungere un’ampia radura (prato ben curato). Attraversarlo e portarsi all’estremità destra dov’è presente un masso con un bollo giallo. Pochi metri più a destra una traccia tra gli alberi permette di perdere velocemente quota e raggiungere alcune facili rocce. Dopo pochi minuti la parete è ben visibile; continuare ad abbassarsi e superare un breve tratto attrezzato con una corda fissa. Al suo termine, traversare verso destra (viso a valle) lungo una facile cengia e raggiungere una caratteristica grotta. Abbassarsi ancora per qualche metro lungo il canale terroso e traversare verso destra (viso a valle) sino alla cengia basale. L’attacco è posto sotto la verticale del grande tetto (visibile il primo fix a pochi metri di altezza).

L1: salire le facili rocce e continuare lungo la placca compatta sino a raggiungere la sosta (3 fix), posta sulla sinistra. 15 Mt., III, A3, 3 fix.
L2: lunghezza chiave della via. Salire la placca nerastra mediante una lunga sequenza su cliff; superare uno strapiombino e continuare per placca, ora più appoggiata, sino alla sosta (4 fix), posta leggermente sulla destra. 22 Mt., A4, A3, 5 fix.
L3: altra lunghezza impegnativa. Alzarsi sin sotto al tetto e, sfruttando la fessura, iniziare a traversare verso destra sino al suo termine. Più facilmente si raggiunge la sosta (4 fix+catena+anello+libro di via). 28 Mt., A3, A2, A1, 10 fix.
L4: salire in obliquo verso destra lungo la placca e superare un tratto verticale. Portarsi poi a sinistra in direzione della sosta (3 fix). 18 Mt., A3, A1, A3, 4 fix, clessidra da attrezzare.
L5: dalla sosta salire verso destra e superare uno strapiombino. Continuare per rocce più semplici sino a uscire su dei terrazzamenti. Qui attrezzare la sosta (albero). 17 Mt., A1, I, 6 fix.

Discesa
Dal termine della via alzarsi rimontando il muretto a secco e piegare verso destra raggiungendo così l’ampia radura. Da qui tornare alla macchina percorrendo a ritroso il sentiero d’avvicinamento.

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: